Come anticipato in articoli precedenti (clicca qui), la
scheda di controllo rappresenta il cuore (o meglio il “cervello”) di una
stampante 3D. Ma qual è il suo reale funzionamento? Andiamo ad analizzarlo
insieme.
Per questo articolo abbiamo scelto di utilizzare la
creazione di Massimo Banzi, ovvero ArduinoUNO. Questa scheda di controllo è
completamente made in Italy ed è stata la prima capace di coinvolgere un numero elevato di appassionati per la sua semplicità d’uso.
Gli accessori sono comunissimi e acquistabili in ogni negozio di elettronica e non solo. Nonostante ciò, sono più che
sufficienti per il nostro scopo, ovvero quello di illustrare come una scheda di
controllo gestisce i motori di una stampante 3D. I motori, infatti,
rappresentano il mezzo fisico con il quale Arduino (o qualunque altra scheda di
controllo assemblata) trasmette alla stampante le azioni da compiere.
La rotazione generata da questi motori permette all’estrusore
e alla base di spostarsi lungo i tre assi, come in questo video:
Detto ciò, vediamo nello specifico come riprodurre in
maniera molto semplificata questo meccanismo.
Arduino, come tutte le schede di controllo, prima di tutto
ha la necessità di essere programmato. Il linguaggio di programmazione
supportato è ispirato al “linguaggio C”, ma è stato reso ancora più semplice
affinché chiunque possa comprenderlo. I programmi vengono chiamati “sketch” e
molti sono già precompilati e disponibili in rete. Per il nostro scopo non
abbiamo dovuto scrivere uno sketch apposito, ma ci è bastato cercarne uno che
riassumesse nel modo più semplice possibile il modo in cui un motore per
stampanti 3D è governato da una scheda di controllo. Invitiamo, in ogni caso, chi volesse imparare a programmare tali schede, ad approfondire l’argomento
su una delle tantissime guide presenti online. Vi assicuriamo che vi risulterà
più facile di quanto crediate ed anche molto divertente.
Una volta caricato su Arduino lo sketch prescelto, abbiamo
effettuato i collegamenti necessari al funzionamento del circuito.
Infine abbiamo chiuso il circuito ed il risultato potete
valutarlo in questo brevissimo video:
Ovviamente, nel caso della stampa 3D la difficoltà di
programmazione della scheda di controllo è molto più elevata in quanto vengono
gestiti più motori contemporaneamente, ed ognuno di essi svolge azioni diverse
a velocità differenti.
Fortunatamente, anche in questo caso, è possibile sfruttare
molti sketch precompilati online per poter gestire la vostra stampante senza
dover per forza conoscere un linguaggio di programmazione.
I motori di una stampante 3D (detti “passo-passo” o “motori-stepper”)
si basano su un differente concetto di funzionamento rispetto a quello
utilizzato in questo video-esempio, ovvero facendo ruotare un magnete,
attirandolo da un passo all’altro con delle elettrocalamite opportunatamente
disposte. Ciò comporterà la necessità di installare sulla scheda di controllo
degli stepper-driver capaci di erogare tutta la corrente assorbita dal motore.
Ci auguriamo di aver attirato il vostro interesse sulla stampa
3D open-source e di avervi convinto, con questo articolo, a seguirci sempre di
più in questo viaggio che ci porterà alla realizzazione di una stampante 3D
tutta nostra.
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