martedì 1 aprile 2014

Progetto stampante 3D open-source Prusa i3 Sgraber: montaggio hotend, piatto di stampa, ultime operazioni di calibratura e prima stampa reale!

Finalmente siamo giunti alla "fine"del nostro primo progetto di stampante 3D a basso costo open-source.
Ci eravamo lasciati con il primo test di stampa virtuale, ovvero senza l'utilizzo di materiale. Ora possiamo affermare, con estremo entusiasmo, che siamo riusciti a produrre i nostri primi oggetti in 3D! Ma procediamo con ordine.
Dopo un'estenuante attesa, abbiamo ricevuto il "rarissimo" nastro adesivo resistente ad alte temperature (Kapton). Ebbene sì, la nostra Prusa, pur essendo una stampante piena di componenti non propriamente comuni, non ci ha riservato così tanti problemi quanto la ricerca di questo maledetto nastro adesivo. Ma sorvoliamo...
Grazie a quest ultimo componente, siamo stati in grado di assemblare l'hotend (J-head nel nostro caso) secondo il seguente schema:


In seguito lo abbiamo fissato con delle viti alla struttura portante dell'estrusore (collegando il sensore della temperatura ed il resistore alla punta e aggiungendo un po' di silicone termico e nastro Kapton per isolare i componenti) ottenendo questo:

Finita quest'operazione non restava altro che montare il piatto di stampa in legno e vetro affinchè ottenessimo una superficie liscia che favorisse una corretta deposizione del materiale. Ma purtroppo stiamo ancora aspettando che ci venga prodotto il pezzo su misura. Nel frattempo, come piatto di stampa temporaneo, abbiamo recuperato il foglio di compensato di un vecchio quadretto ed il vetro (tagliandolo a misura con un comunissimo taglia-vetro economico) e fissato tutto alla base con dello schotch:


Abbiamo poi scovato in rete un trucchetto semplicissimo ed economico per favorire il "grip" della plastica estrusa sulla superficie in vetro. La lacca per capelli! Stupiti ed incuriositi l'abbiamo testata e possiamo confermare il perfetto funzionamento di questo metodo inusuale. 
Lo step successivo è stato quello di regolare il sensore di fine corsa dell'asse verticale z (spostandolo fisicamente) in funzione del piatto di stampa appena montato.
Fatto ciò abbiamo lanciato il comando "home" dal nostro software di stampa Pronterface ed abbiamo subito notato un problema alquanto grave. L'asse z andava in blocco (non tornava alla posizione "0") e i due motori producevano un rumore terribile. Allarmati da tale inconveniente, abbiamo fatto una veloce ricerca sul forum di reprap e ci siamo subito resi conto di avere un valore troppo alto di accelerazione dei motori. Dopo aver corretto tale valore (nel firmware della scheda di controllo) abbiamo risolto, fortunatamente, il problema.
Finalmente eravamo pronti per la nostra prima stampa REALE! Abbiamo scelto, come primo file di stampa,  un cubetto di test da 10x10x10 mm e cliccato il fatidico "print".
In poco meno di 4 minuti sono stati ripagati mesi e mesi di lavoro e ricerche...contentissimi del nostro risultato, vi postiamo alcune foto di questo ed altri oggetti stampanti in seguito. Che la stampa abbia inizio!!!



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